Le agenzie investigative per vigilare sui figli

Accade sempre più spesso nelle famiglie italiane: i genitori fanno seguire da un’agenzia investigativa i propri figli per i motivi più diversi. Nelle grandi città soprattutto, dove sono entrambi i genitori a lavorare per diverse ore al giorno, i ragazzi sono seguiti e pedinati dalle agenzie investigative.

Il loro compito è di delineare le abitudini degli adolescenti e prevenire così situazioni di rischio. Solo a Milano, le richieste erano salite in un anno (dal 2012 al 2013) da 50 a 70. Un trend in crescita, dovuto anche a quello che si sente sui giornali.

Compito dell’agenzia investigativa è in questo caso verificare i profili degli amici e delle frequentazioni del minore. In alcuni casi, sono stati scoperti in questo modo fenomeni di dipendenza da alcol e/o da droghe: un motivo in più per i genitori, che scelgono di avvalersi della consulenza delle agenzie investigative.

Anche il fenomeno delle baby-squillo viene smascherato velocemente grazie alle agenzie investigative: a cercare così qualche soldo extra sono ragazzine appartenenti a ogni classe sociale. Difficile per un genitore accorgersi di quanto accade in altra maniera.

Le agenzie investigative non seguono di norma il minore per più di 30 giorni. Oltre alla difficoltà di inserirsi nel tessuto sociale del minore, una buona agenzia investigativa è in grado di scoprire in questo lasso di tempo quanto accade. Il problema è che spesso i genitori che sospettano qualcosa hanno conferme dalle indagini.

Le agenzie investigative cercano di essere professionali, ma per risolvere questo tipo di problematiche non basta una semplice sgridata: uno psicologo deve intervenire per consentire al ragazzo di uscire da eventuali difficoltà. In più, anche i “cattivi ragazzi” hanno una famiglia.

L’approccio deve essere ben diverso da quello che l’istinto consiglierebbe: anche se l’amico del figlio rappresenta una cattiva compagnia, è importante prima di tutto evitare ulteriori disagi per il giovane, che già deve affrontare il lutto di essere stato pedinato.

L’agenzia investigativa ha solo il compito di mostrare una realtà. Sta poi ai genitori trovare la soluzione opportuna per dare una mano al ragazzo che mostra queste difficoltà, per appianare le distanze e cercare di ricostruire un rapporto nonostante tutto.

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