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Contrattualisti e contratti. Personaggi e vicende attuali della contrattazione collettiva, seminario in ricordo di Luigi Di Vezza

Contrattualisti e contratti. Personaggi e vicende attuali della contrattazione collettiva, un seminario di studio a cura del Dipartimento di Diritto e di Economia delle Attività Produttive dell’Università di Roma La Sapienza. Il seminario di studio in programma per il prossimo giovedì 11 Aprile 2013 alle ore 14.00 si svolgerà presso la Sala Convegni Pietro Onida, Facoltà di Economia, al III Piano, in Via del Castro Laurenziano 9, Roma. Il Seminario di studio è stato organizzato in ricordo di Luigi Di Vezza, tra i più importanti analisti sul tema contratto nazionale, contrattazione e politica economica, oltre che valido protagonista di fasi che hanno condizionato in maniera decisiva la vita sindacale.

Scomparso di recente l’economista Luigi Di Vezza, uno dei massimi esperti a livello nazionale di contratti, è stato per decenni in Cisl condividendo con gli altri sindacalisti la crescita impetuosa degli anni sessanta, l’accordo interconfederale del 1975, gli anni della grande inflazione e della concertazione. Luigi Di Vezza è stato tra i collaboratori più ascoltati del leader Cisl Pierre Carniti, consigliere economico del ministro Ermanno Gorrieri, responsabile per la Commissione dell’lnformazione del Cnel.

Parleranno delle tematiche contratto nazionale e contrattualisti Gianni Arrigo, Gabriele Olini, Carmine Russo, Paolo Schiavo. L’intervento introduttivo è a cura di Angelo Pandolfo e Anna Trovò. Parteciperanno al seminario di studio Pierre Carniti, Mario Colombo, Guglielmo Epifani, Lia Ghisani, Raffaele Morese, Giorgio Santini, Luigi Sbarra e Tiziano Treu. L’invito all’evento seminario è rivolto a tutti gli studenti dell’Università La Sapienza che seguono i corsi di Diritto del Lavoro.

Lavoro a tempo determinato o a progetto?

 

Trovare Lavoro di questi periodi è davvero un miraggio, le offerte sono tutte di basso profilo e le garanzie di continuità sono quasi pari allo zero, inoltre i contratti lavorativi che offrono le agenzie del lavoro o le aziende dirette sono solo “contratti a progetto” oppure a tempo “determinato”, la parola indeterminato non è neanche più citata.
Ormai il mezzo più utilizzato per cercare lavoro è il web, portali come TUUNGA.IT riescono a trovare la maggior parte diofferte di lavoro presente nel web ed aggregarle in un’unico portale internet, anche se notiamo che ad oggi la qualità degli annunci è veramente bassa, le posizioni di rilievo si contano sulle dita di una mano.
Abbiamo provato a fare una ricerca sulla posizione “segretaria part time roma” ed abbiamo notato che le offerte non sono tante, considerando l’importanza della città e la genericità della posizione lavorativa, ci aspettavamo tutt’altri risultati, quindi bsta davvero poco per avere una misura dell’attuale crisi lavorativa.

L’importanza del contratto collettivo nazionale per la tutela del lavoratore

Al fine di svolgere le proprie mansioni professionali nella piena consapevolezza, ogni lavoratore regolarmente assunto dovrebbe leggere il proprio contratto collettivo nazionale. I contratti collettivi nazionali di lavoro, solitamente indicati con l’acronimo CCNL e stipulati congiuntamente tra le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, regolano i contenuti essenziali dei diversi settori lavorativi, sia dal punto di vista economico che da quello normativo. Questi contratti, stabiliti su base nazionale, disciplinano aspetti come retribuzione, trattamenti di anzianità, orario di lavoro, qualifiche e mansioni, stabilità del rapporto o altro. La contrattazione collettiva si svolge a diversi livelli: il più ampio è quello interconfederale, all’interno del quale partecipa spesso anche lo Stato, in qualità di mediatore tra le varie confederazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori (ad esempio il sindacato della Cisl).

Oggi la situazione lavorativa italiana è molto complicata, con tassi di disoccupazione da record (soprattutto tra i giovani), e molti licenziamenti dovuti allo stallo delle aziende che non riescono a sopravvivere alla recente crisi economica. Numerosi lavoratori si ritrovano nella morsa della precarietà, causata dalle tantissime formule di stage, di contratto a progetto e contratti di collaborazione a tempo determinato che solo raramente si tramutano in una vera e propria assunzione. Il rischio connesso a questo sbilanciamento tra domanda ed offerta sul mercato del lavoro riguarda soprattutto le condizioni lavorative offerte. In virtù dell’elevato numero di persone in cerca d’occupazione, infatti, i datori di lavoro meno corretti si riservano il diritto di proporre condizioni inique e piuttosto differenti da quelle previste da un contratto collettivo nazionale. In questo campo, inoltre, la disinformazione sull’argomento ed una certa pigrizia del lavoratore giocano a vantaggio del datore di lavoro. Per evitare brutte sorprese, dunque, di fronte ad una qualsiasi proposta lavorativa, è consigliabile che un dipendente legga preventivamente e con la massima attenzione il contratto collettivo nazionale che interessa il proprio settore lavorativo.


Istat: peggiorata la situazione degli stipendi

In base ai dati Istat , a maggio le retribuzioni sono rimaste ferme rispetto ad aprile, ma sono incrementate dell’1,8% rispetto al maggio 2010. Sono 4,5 milioni, le persone che aspettano il rinnovo del contratto. Sempre l’Istat sottolinea che , a maggio scorso, 36 accordi contrattuali dovevano ancora essere rinnovati , e , perciò , c’è stato un grande incremento dell’attesa dei lavoratori con il contratto scaduto , pari, appunto a 17,1 mesi,e in aumento se si paragona a maggio del 2010 , quando era pari a 11,0 mesi. Nello stesso tempo, però, sempre secondo quanto riferisce l’Istat , la percentuale di coloro che attendono il rinnovo si attesta al 34,7%, che è minore sia se si confronta con la percentuale del mese precedente, pari a 36,7%, sia con quella di un anno prima , pari a 36,4% . L’Istat sottolinea il fatto che c’ è stato il rinnovo del contratto per i dipendenti che svolgono le pulizie dei locali, e non c’è stata la scadenza di nessun accordo .
Per ciò che concerne l’entità degli stipendi, i settori ove si sono registrati maggiori aumenti in confronto a un anno prima sono quello tessile, dell’ abbigliamento e lavorazione pelli (4,1%), nonché il settore della difesa (4,0%), delle forze dell’ordine (3,7%) e dei vigili del fuoco (3,4%).