Tempi duri per chi è in cerca di lavoro. L’economia attuale, infatti, è un po’ in crisi, soprattutto sul settore lavorativo. Nonostante il periodo negativo, però, arrivano buoni propositi per il nuovo anno. Si parla, infatti, che arriveranno tantissime nuove opportunità, soprattutto nel campo della ristorazione. In crescita anche il settore dell’edilizia.
Ora la domanda è semplice, come fare a trovare il giusto lavoro per voi ? Anche in questa situazione, la rete ha un risvolto importante, e riesce a soddisfare moltissime delle nostre esigenze. Su internet, infatti, potrete trovare svariati siti web che trattano l’argomento lavoro in modo esaustivo. Trovare offerte di lavoro online non è per niente complesso.
Tra gli svariati siti che trattano l’argomento lavoro, sicuramente ci sono alcuni in particolare da tenere sotto controllo quotidianamente.
Tra i più validi del settore, sicuramente abbiamo InfoJobs.it è JobRapido.it, due dei motori di ricerca più famosi e ricchi di offerte di lavoro. Oggi, però, vogliamo segnalarvi un ottimo blog esordiente, che tratta principalmente il vastissimo argomento del lavoro, ma ricco anche di guide, consigli e approfondimenti su come trovare lavoro o come migliorare la propria posizione lavorativa attuale. Il blog lavoro di cui parliamo è iJobs.it, che tra l’altro, proprio negli ultimi mesi ha pienamente arricchito la sezione inerente alle offerte di lavoro.
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“Giovane e Protagonista: per una visione positiva del lavoro”
I risultati della ricerca commissionata da Alai Cisl all’Università Cattolica di Milano
Qual è lo stato d’animo dei tanti giovani che nel nostro Paese lavorano con contratti di lavoro atipici, ovvero co.co.pro (contratti a progetto), a termine ed ex contratti interinali ora detti “di lavoro in somministrazione”? Una risposta arriva dalla ricerca “Giovane e Protagonista: per una visione positiva del lavoro”, curata da Stefano Gheno, professore di Psicologia sociale presso l’Università Cattolica di Milano.
Commissionata da Alai Cisl (Associazione Lavoratori Atipici e Interinali), ha indagato la realtà dei giovani nel rapporto con il lavoro attuale o futuro, coinvolgendo un campione molto vasto, pari a 2.300 persone in tutta Italia, tra i 18 e i 35 anni (divise equamente tra uomini e donne; tasso di scolarità medio, il 44,5% diplomati, il 30,5% laureati; il 45,2% con un’occupazione “atipica”, il 48,7% non occupati).
Il questionario sottoposto ai giovani dagli operatori di Alai Cisl conteneva idealmente, come spiega il professor Gheno, tre grandi ambiti riguardanti gli aspetti motivazionali, la valutazione del lavoro e, infine, gli elementi personali. In sostanza, è stato chiesto al campione cosa ci si aspetti dal lavoro e quanto è importante nell’ambito della vita; la soddisfazione legata allo stesso e i fattori a cui questa è oppure no correlata, nonché le componenti personali che riguardano il benessere lavorativo.
Quattro le variabili di “job satisfaction” (soddisfazione lavorativa) sulla cui base sono stati ottenuti questi risultati: i giovani lavoratori atipici, pur appagati in relazione al lavoro svolto e al modo in cui vengono utilizzate le loro competenze, mancano di soddisfazione circa la retribuzione percepita e le prospettive future. Ed è proprio questa mancata soddisfazione che apre l’importante questione dell’essere “protagonisti”, mettendo quindi in campo una nuova domanda: si può essere protagonisti senza speranza?
Spiega il professor Gheno: “Per i giovani il lavoro rappresenta una componente molto importante della vita. Il valore medio attribuito, su una scala che va da 1 a 10, ammonta a 8,21. È dunque evidente che lo spazio psicologico e umano sia piuttosto rilevante. I giovani intervistati cercano principalmente la possibilità di mantenersi, e questo la dice lunga sull’importanza della retribuzione, ma allo stesso tempo indicano come significativa l’opportunità di realizzarsi in quanto persone. A dimostrazione di ciò, la risposta alla domanda su ‘che cosa è importante nel lavoro che ha trovato’, dà come risultati, a pari merito, la stabilità e la possibilità di fare qualcosa che interessi davvero”. E ancora: “Se un giovane si sente privo di prospettive – sottolinea Gheno – è difficile che investa sul proprio sviluppo, e il tema del protagonismo è molto legato al fatto di sentirsi dotati o meno di possibilità”.
Dall’analisi del campione esaminato rispetto a tematiche quali disagio, stress, soddisfazione, si evince infatti che il sentirsi dotati di possibilità aumenta lo “star bene” dei giovani anche rispetto alla questione del lavoro, li rende più capaci di speranza e progettualità, meno insoddisfatti e stressati. Accompagnare i giovani nel percorso lavorativo guardando al futuro con una visione positiva diventa dunque un elemento essenziale per costruire un rapporto virtuoso tra giovani e mondo del lavoro, atipico e non.
Il coordinamento operativo della ricerca è stato svolto da ReAct, una società che opera nell’ambito della ricerca sociale, con particolare riferimento al benessere sul lavoro, nelle organizzazioni e nelle comunità.
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Riparte il servizio di consulenza on line per i lavoratori flessibili dell’Emilia-Romagna
Entro 4 giorni lavorativi risponderanno alle domande gli operatori dei centri per l’impiego provinciali
Riprende da oggi il servizio di consulenza on line per i lavoratori atipici offerto attraverso questo sito dall’assessorato al Lavoro della Regione Emilia-Romagna.
Per richiedere l’aiuto di un esperto è sufficiente compilare il modulo sul sito e porre un quesito: entro quattro giorni lavorativi risponderanno gli operatori dei centri per l’impiego provinciali in collaborazione con un gruppo di esperti di Inps, Nidil Cgil, Alai Cisl, Cpo Uil.
“La consulenza on line ha l’obiettivo di supportare in modo individuale i lavoratori che per primi risentono dell’attuale crisi economica ed occupazionale – spiega l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Sedioli – Quella del lavoro atipico è una realtà estremamente complessa, la Regione è impegnata a diversificare le politiche attive per rispondere in modo flessibile e appropriato ai fabbisogni di uomini e donne, di professionalità alte e di lavoratori a rischio di precarietà ed esclusione.”
Cofinanziato dal Fondo sociale europeo, Atipici e Atipiche in rete e la consulenza on line intendono sostenere i lavoratori più deboli nei percorsi di carriera, garantendo loro informazioni relative ad opportunità di crescita e qualificazione professionale, ma anche alla conoscenza, alla tutela e ad una maggior consapevolezza dei loro diritti.
L’obiettivo – individuato nel Programma operativo regionale Fse 2007/2013 – è quello di promuovere ed accrescere in Emilia-Romagna la qualità delle condizioni e delle prestazioni di lavoro, limitando i rischi di precarietà e de-professionalizzazione.
Avere accesso ad informazioni aggiornate ed attendibili è infatti per il lavoratore e la lavoratrice atipici una risorsa importantissima, il primo passo per essere un lavoratore consapevole della propria identità e della propria condizione occupazionale, per crescere professionalmente o per cercare tutele e forme di rappresentanza.