Il passaggio da cinque a due aliquote fiscali (23% e 33%), con l’incremento del reddito disponibile per le famiglie, potrebbe creare – in relazione alla quota destinata ai consumi – quasi 90 mila nuovi posti di lavoro in Italia. È quanto emerge da una stima dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza.
Del totale, la maggioranza dei posti di lavoro aggiuntivi si concentrerebbe in Lombardia (18 mila), Lazio (10 mila), Veneto (8 mila). Tra le province lombarde Milano con oltre 7300, Brescia più di 2100, Bergamo 1900. Nella provincia di Monza e Brianza più di 1000 nuovi posti di lavoro.
Per quel che riguarda la Lombardia, l’adozione delle due aliquote significherebbe, inoltre, l’incremento medio della propensione al risparmio da parte del 12% delle famiglie e diminuirebbero di un quarto le famiglie che ricorrono al debito.
“Guardiamo con molta attenzione e favore – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – ai provvedimenti annunciati dal Presidente del Consiglio che vanno nel segno dell’alleggerimento della pressione fiscale ed anche della fiducia nell’economia diffusa. E’ un provvedimento atteso, che va incontro ai ceti medi ed al reddito reale delle famiglie, e che rappresenta una concreta via per assecondare i segnali di ripresa. Abbassare le tasse significa incidere sui risparmi e far ripartire i consumi, una misura a favore delle persone e delle imprese, in grado anche di creare occupazione, che resta la priorità. E’ una proposta importante ed utile. Bisogna comunque tener conto dei redditi più bassi, rafforzando le misure necessarie di tutela”.