Con l’attuale crisi economica gli italiani si stanno re-inventando e adattando a ciò che il mercato del lavoro richiede. I giovani, ma anche i più adulti, abbandonano così, almeno temporaneamente, i propri sogni, per dedicarsi a ciò di cui la società ha maggiormente bisogno. Molte donne, con grande spirito di sacrificio, decidono di adattarsi ai nuovi mestieri più richiesti, un esempio? Badanti e colf.
In Italia, l’aspettativa di vita media è di quasi 82 anni e più aumenta la longevità più le famiglie richiedono figure che sappiano prendersi cura dei propri cari, anziani. Le case di riposo hanno spesso dei prezzi proibitivi e quindi l’unica soluzione che rimane è la badante, ovvero colei o colui che assiste e si prende cura di persone non autosufficienti.
Fino a qualche anno fa, la badante era quasi sempre di nazionalità straniera, ad oggi invece le badanti italiane aumentano sempre di più, anche se rimane una marcata differenza tra le prestazioni che entrambe forniscono.
La badante straniera è infatti spesso costretta ad alloggiare nella stessa casa della persona non più autosufficiente, e di conseguenza offre le sue prestazioni per quasi 24 ore; la badante italiana invece, raramente decide di abitare insieme alla persona anziana, e quindi di rado la sua presenza è anche notturna.
Ma la legge cosa stabilisce per queste professioni?
Innanzitutto prescrive degli orari ben precisi: la badante può lavorare massimo 10 ore giornaliere; di conseguenza le ore notturne devono essere svolte da un’altra collaboratrice, a partire dalle ore 21 fino alle ore 8.00 del mattino. Per quanto riguarda le retribuzioni invece, esse vengono stabilite annualmente e quindi sono continuamente modificate. Nel 2015 lo stipendio minimo per coloro che lavorano a tempo pieno e convivono nella stessa casa della persona da curare è di 620 euro.
E le colf invece che ruolo hanno? La colf a differenza della badante non deve prendersi cura della persona anziana o comunque non autosufficiente, ma esclusivamente della casa.
Esse si occupano delle pulizie domestiche, in particolar si occupano dei vestiti, lavano i pavimenti, preparano colazione, pranzo e cena, svolgono varie commissioni per la famiglia. In questo settore il numero delle donne italiane sale esponenzialmente, mentre il numero di ore lavorative diminuisce: solitamente una colf lavora fino a 4 ore al giorno circa. La retribuzione minima l’ora è di 4,51 euro, ma solitamente le colf prendono in media 8/9 euro l’ora. Pertanto, questi lavori, ricordiamo che sono regolate (e devono) da un contratto di lavoro e come ogni prestazione lavorativa vanno calcolati i contributi (qui le istruzioni).
Anche questa professione può essere molto stressante, ma molte italiane preferiscono svolgere questa mansione piuttosto che fare le badanti. Ma queste professioni non sempre prese dalle donne come dei rimpiazzi o come lavori temporanei, molte di loro decidono infatti di seguire dei corsi professionali per specializzarsi e per lavorare al meglio delle loro possibilità.