Sicurezza sul lavoro: le Regioni sollecitano il governo

Enrico Rossi: «Forti preoccupazioni per inerzie e passi indietro»

Una forte preoccupazione per l’effettiva operatività del testo unico 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e per alcuni precisi segnali che indicano da parte del governo nazionale una volontà di tornare indietro rispetto a norme di tutela di grande rilievo: la manifesta l’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi, nella sua qualità di coordinatore della commissione sanità della Conferenza Stato Regioni. L’assessore Rossi intende rivolgersi al presidente Vasco Errani perché riporti questo tema in primo piano nell’agenda della Conferenza.
«Nel giugno dello scorso anno – spiega l’assessore Rossi – le Regioni avevano chiesto di aprire i tavoli interistituzionali utili per impostare politiche attive di prevenzione e per strutturare un sistema informativo nazionale, in applicazione del Testo Unico. Nulla di tutto quest o è avvenuto, con ulteriori aggravanti: sono state emanate direttive, i cosiddetti “interpelli”, senza che sia stata convocata la specifica commissione, mentre il confronto necessario sullo stesso Testo unico non è stato ad oggi formalizzato».
«Nel frattempo – prosegue l’assessore Rossi – la stampa ci informa di altre preoccupanti iniziative: la commissione Affari costituzionali del Senato avrebbe approvato alcuni emendamenti al decreto “milleproroghe” che prevedono l’eliminazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza nelle imprese con meno di 15 dipendenti, proprio quelle in cui gli infortuni si concentrano, e che prorogano i termini entro cui imprese e settori della Pubblica amministrazione devono adeguarsi alle normative».
«Insomma – conclude l’assessore – da una parte si predica la cultura della sicurezza e della vita, dall’altra si cerca di smantellare quanto abbia mo costruito faticosamente su questo fronte».


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